La renna Scooter e il lavoro ideale (A2)

La renna Scooter deve cercare un nuovo lavoro al villaggio di Babbo Natale. Che lavoro farà?

La renna Scooter e il lavoro ideale, eine Lektüre auf Italienisch von Italiano Bello für Anfänger zum Italienisch lernen und lesen! Mit Übungen zum Herunterladen, der kompletten deutschen und englischen Übersetzung und der Audiodatei.

La renna Scooter e il lavoro ideale

Lade den Arbeitsblatt herunter, mache die Übungen und dann höre (oder lies) die Geschichte, um deine Antworten zu überprüfen!

Quando pensiamo alle renne di Babbo Natale, ci vengono in mente le nove renne più famose: Ballerina, Cometa, Cupido, Donato, Donnola, Freccia, Fulmine, Saltarello e Rudolph. In pochi però conoscono la storia della renna Scooter. 
Scooter non era la renna più veloce, ma era sempre costante, proprio come un piccolo scooter. Un giorno però la sua magia si era esaurita. Beh, aveva lavorato per Babbo Natale per tantissimi anni. Adesso era anziano e doveva andare in pensione.
Così ha dato la triste notizia ai suoi colleghi: «Miei cari amici, sono anziano e non ho più magia. Sono diventato una comune renna! Purtroppo, non posso più lavorare con voi. Ma adesso cosa farò? Mi annoierò se non lavoro!»
«Non ti preoccupare, Scooter! Anche se non trainerai più la slitta, potrai sempre dare una mano nel villaggio di Babbo Natale» ha detto la sua collega Cometa.
«Cometa ha ragione. Ci sono tanti posti in cui una renna come te sarebbe la benvenuta» ha detto Fulmine.
Così Scooter ha deciso di cercare un nuovo lavoro, ma prima ha organizzato una grande festa con Babbo Natale e le sue colleghe renne. Babbo Natale gli ha regalato la paglia migliore e una crema per zoccoli. Infatti, ora che era tornato sul mercato del lavoro, doveva presentarsi al meglio per il colloquio.
«Ci mancherai, Scooter!» gli hanno detto le altre renne.

La mattina successiva Scooter si è pettinato, si è messo la crema per zoccoli e si è guardato soddisfatto nello specchio della sua stalla. Era pronto per trovare un nuovo lavoro.
Ha deciso di provare all’asilo per piccole renne.
L’educatrice gli ha chiesto: «Hai già lavorato con dei cuccioli?»
«Certamente, ho passato secoli a consegnare doni ai bambini di tutto il mondo!» ha risposto fiero.
L’educatrice ha sorriso, ma sapeva che c’era molta differenza tra i bambini umani e i cuccioli di renna.
Per cominciare, ha incontrato un piccolo gruppo. Scooter ha raccontato ai cuccioli delle altre renne e della slitta, delle meraviglie del mondo e della magia della notte di Natale.
Mentre tutti ascoltavano le sue parole a bocca aperta, uno ha detto: «Anch’io voglio trainare la slitta!», un altro ha aggiunto: «Anch’io!», e poi un altro ancora… Hanno iniziato a urlare, hanno fatto mille domande ed erano tutti agitati. Che casino!
Scooter non sapeva cosa fare. Il suo lavoro era sempre stato tranquillo e i cuccioli erano troppo vivaci per lui.
L’educatrice ha calmato i cuccioli e ha detto a Scooter: «Forse l’educatore non è il lavoro adatto a te. Sei anziano e dovresti trovare un lavoro meno movimentato. Potresti avere più fortuna alla casa di riposo per elfi.»

Così Scooter è andato alla casa di riposo per elfi. Qui c’erano gli elfi anziani che si godevano pace e silenzio dopo una vita di duro lavoro. Gli elfi anziani erano soli, avevano bisogno di compagnia. Figli e nipoti erano sempre troppo occupati a preparare i regali e andavano raramente a trovarli.
Scooter si trovava bene con gli elfi anziani. Ascoltavano musica insieme, facevano giochi da tavolo, parlavano dei vecchi tempi. Dopo alcuni giorni, però, Scooter ha iniziato ad annoiarsi. La vita alla casa di riposo era un po’ monotona.
Allora ha parlato con il responsabile: «Che ne pensi di invitare qualche renna e organizzare una festa?»
«Che bella idea! Mando un messaggio al direttore, forse possiamo organizzare la festa tra qualche mese!» gli ha risposto lui.
«Tra qualche mese? Perché ci vuole così tanto?»
Scooter ha scoperto una cosa che non conosceva: la burocrazia. Tutto il programma della casa di riposo era deciso mesi prima ed era difficile cambiarlo in poco tempo. Bisognava scrivere lettere, firmare documenti, stampare e fotocopiare… un processo lunghissimo.
Anche il lavoro alla casa di riposo non faceva per lui.

Il lunedì successivo, mentre camminava per le strade del villaggio, è venuto a sapere che si cercavano renne nel laboratorio di pasticceria. In questo luogo, i pasticcieri preparavano dolci natalizi. Scooter però non doveva fare dolci. Doveva fare da modello. Infatti, i pasticcieri erano a corto di idee ed erano stufi di creare sempre alberi di Natale, palline e decorazioni di zucchero. Le renne erano più interessanti.
Scooter stava su una piattaforma e si metteva in posa. A volte doveva stare seduto, a volte sdraiato, a volte in piedi su due zampe. Il lavoro però non era molto divertente. All’improvviso è arrivata l’ora di punta: tutto era più veloce, tutti erano agitati. Scooter non riusciva a seguire il ritmo e si sentiva stressato. Alla fine della giornata è andato via. Anche questo lavoro non faceva per lui: a volte era troppo noioso, a volte troppo stressante.

Scooter era un po’ triste. Non aveva ancora trovato il lavoro giusto per lui. «Forse devo concentrarmi sui miei punti di forza» ha pensato. «So trainare la slitta. Conosco bene il mondo, le correnti d’aria e il volo magico. Quando ero piccolo, nessuno mi ha insegnato queste cose. Ho imparato tutto sul campo, facendo esperienza.»
All’improvviso, Scooter ha avuto un’idea. È corso da Babbo Natale, è entrato nel suo ufficio e gli ha detto: «Dobbiamo costruire una scuola di volo per renne! Adesso i tempi sono cambiati, il mondo moderno è pieno di pericoli. Ci sono aerei ed elicotteri. Le renne devono essere più preparate quando volano. Con la mia esperienza, posso insegnare loro tante cose!»
Babbo Natale era entusiasta dell’idea e si è messo subito al lavoro. In pochi mesi ha costruito un edificio rosso in mattoni a più piani. C’erano tante aule ricche di cartine geografiche, poster sui venti, foto di tetti e camini, modellini di uccelli, aerei e renne. Intorno all’edificio c’erano grandi campi e piste di atterraggio.
In quei mesi la voce si è sparsa e sono arrivate molte candidature: tante renne volevano seguire l’esempio di Scooter e insegnare nella nuova scuola.

Finalmente il primo giorno di scuola era arrivato. Scooter si è svegliato di buon umore, si è lavato, si è preparato con cura ed è andato verso la sua nuova scuola. È entrato in aula, è andato dietro la cattedra e ha guardato le giovani renne, già in attesa di ascoltare la prima lezione. Con un gran sorriso, ha esclamato: «Benvenute alla scuola di volo!»

Scooter aveva finalmente trovato il lavoro ideale!

Übersetzung ins Deutsche

Wenn wir an die Rentiere des Weihnachtsmanns denken, kommen uns die neun berühmtesten Rentiere in den Sinn: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donner, Blitzen und Rudolf. Nur wenige kennen jedoch die Geschichte des Rentiers Scooter.
Scooter war nicht das schnellste Rentier, aber er fliegt immer konstant, wie ein kleiner Roller. Eines Tages jedoch war seine Magie erschöpft. Nun, er hatte viele, viele Jahre für den Weihnachtsmann gearbeitet. Nun war er alt und musste sich zur Ruhe setzen.
Also teilte er seinen Kollegen die traurige Nachricht mit: “Meine lieben Freunde, ich bin alt und habe keine Zauberkraft mehr. Ich bin ein gewöhnliches Rentier geworden! Leider kann ich nicht mehr mit euch zusammenarbeiten. Aber was werde ich jetzt tun? Ich werde mich langweilen, wenn ich nicht arbeite!”
“Mach dir keine Sorgen, Scooter! Auch wenn du den Schlitten nicht mehr ziehst, kannst du immer noch im Dorf des Weihnachtsmanns mithelfen”, sagte seine Kollegin Comet.
“Comet hat Recht. Es gibt viele Orte, an denen ein Rentier wie du willkommen wäre”, sagte Lightning.
Also beschloss Scooter, sich einen neuen Job zu suchen, aber zuerst organisierte er eine große Party mit dem Weihnachtsmann und seinen Rentierkollegen. Der Weihnachtsmann schenkte ihm das beste Stroh und Hufcreme. Da er nun wieder auf dem Arbeitsmarkt war, musste er sich für das Vorstellungsgespräch von seiner besten Seite zeigen.
“Wir werden dich vermissen, Scooter!”, sagten die anderen Rentiere.

Am nächsten Morgen kämmte Scooter sich, cremte die Hufe ein und betrachtete sich zufrieden im Spiegel seines Stalls. Er war bereit, sich einen neuen Job zu suchen.
Er beschloss, es im Kindergarten für kleine Rentiere zu versuchen.
Die Erzieherin fragte ihn: “Hast du schon einmal mit Welpen gearbeitet?”
“Natürlich, ich habe schon viele Jahre lang Geschenke an Kinder in der ganzen Welt verteilt”, antwortete er stolz.
Die Erzieherin lächelte, wusste aber, dass es einen großen Unterschied zwischen Menschenkindern und Rentierwelpen gab.
Als erstes traf sie sich mit einer kleinen Gruppe. Scooter erzählte den Jungen von den anderen Rentieren und dem Schlitten, von den Wundern der Welt und dem Zauber der Weihnachtsnacht.
Als sie alle mit offenem Mund seinen Worten lauschten, sagte eines: “Ich möchte auch den Schlitten ziehen!”, ein anderes fügte hinzu: “Ich auch!”, und dann noch ein anderes… Sie fingen an zu schreien, stellten tausend Fragen und waren alle aufgeregt. Was für ein Durcheinander!
Scooter wusste nicht, was er tun sollte. Seine Arbeit war immer ruhig gewesen und die Welpen waren zu lebhaft für ihn.
Der Erzieher beruhigte die Welpen und sagte zu Scooter: “Vielleicht ist Erzieher nicht der richtige Job für dich. Du bist alt und solltest dir einen weniger ereignisreichen Job suchen. Vielleicht hast du mehr Glück im Altersheim für Elfen.

Also ging Scooter in das Altersheim für Elfen. Hier genossen die älteren Elfen nach einem Leben voller harter Arbeit Ruhe und Frieden. Die älteren Elfen waren einsam, sie brauchten Gesellschaft. Ihre Kinder und Enkelkinder waren immer zu sehr mit der Vorbereitung von Geschenken beschäftigt und besuchten sie nur selten.
Scooter verstand sich gut mit den älteren Elfen. Sie hörten gemeinsam Musik, spielten Brettspiele und sprachen über die alten Zeiten. Doch nach ein paar Tagen begann Scooter sich zu langweilen. Das Leben im Altersheim war ein bisschen eintönig.
Also wandte er sich an den Heimleiter: “Was hältst du davon, ein paar Rentiere einzuladen und eine Party zu feiern?”
“Was für eine tolle Idee! Ich werde dem Leiter eine Nachricht schicken, vielleicht können wir das Fest in ein paar Monaten organisieren”, antwortete er.
“In ein paar Monaten? Was dauert denn da so lange?”
Scooter entdeckte etwas, das er nicht kannte: Bürokratie. Das gesamte Programm des Altenheims wurde Monate im Voraus festgelegt, und es war schwierig, es in kurzer Zeit zu ändern. Es mussten Briefe geschrieben, Dokumente unterschrieben, gedruckt und fotokopiert werden… ein sehr langer Prozess.
Auch die Arbeit im Altersheim war nichts für ihn.

Als er am folgenden Montag durch die Straßen des Dorfes ging, erfuhr er, dass in der Konditorei Rentiere gesucht wurden. Dort stellten die Konditoren Weihnachtssüßigkeiten her. Scooter sollte jedoch keine Süßigkeiten herstellen. Er sollte ein Modell sein. Den Konditoren gingen nämlich die Ideen aus und sie waren es leid, ständig Weihnachtsbäume, Kugeln und Zuckerdekorationen herzustellen. Rentiere waren viel interessanter.
Scooter stand auf einem Podest und stellte sich in Pose. Manchmal musste er sich hinsetzen, manchmal hinlegen, manchmal auf zwei Beinen stehen. Die Arbeit machte allerdings nicht viel Spaß. Plötzlich kam die Rushhour: Alles war schneller, alle waren aufgeregt. Scooter konnte mit dem Tempo nicht mehr mithalten und fühlte sich gestresst. Am Ende des Tages ging er. Auch dieser Job war nichts für ihn: manchmal war es zu langweilig, manchmal zu stressig.

Scooter war ein wenig traurig. Er hatte immer noch nicht den richtigen Job für sich gefunden. Vielleicht muss ich mich auf meine Stärken konzentrieren”, dachte er. “Ich kann einen Schlitten ziehen. Ich kenne die Welt gut, die Luftströme und das magische Fliegen. Als ich klein war, hat mich niemand diese Dinge gelehrt. Ich habe alles auf dem Feld gelernt und dabei Erfahrungen gesammelt.”
Plötzlich hatte Scooter eine Idee. Er rannte zum Weihnachtsmann, ging in sein Büro und sagte ihm: “Wir müssen eine Flugschule für Rentiere bauen! Jetzt haben sich die Zeiten geändert, die moderne Welt ist voller Gefahren. Es gibt Flugzeuge und Hubschrauber. Die Rentiere müssen besser vorbereitet sein, wenn sie fliegen. Mit meiner Erfahrung kann ich ihnen viele Dinge beibringen!”
Der Weihnachtsmann war von der Idee begeistert und machte sich sofort an die Arbeit. In nur wenigen Monaten baute er ein rotes, mehrstöckiges Backsteingebäude. Es gab viele Klassenzimmer voller Landkarten, Poster über die Winde, Bilder von Dächern und Schornsteinen, kleine Figuren von Vögeln, Flugzeugen und Rentieren. Um das Gebäude herum befanden sich große Felder und Landebahnen.
In diesen Monaten sprach es sich herum, und es gingen viele Bewerbungen ein: Viele Rentiere wollten dem Beispiel von Scooter folgen und an der neuen Schule unterrichten.

Endlich war der erste Schultag gekommen. Scooter wachte gut gelaunt auf, wusch sich, bereitete sich sorgfältig vor und machte sich auf den Weg zu seiner neuen Schule. Er betrat das Klassenzimmer, ging hinter das Pult und sah die jungen Rentiere an, die bereits auf die erste Unterrichtsstunde warteten. Mit einem breiten Lächeln rief er aus: “Willkommen in der Flugschule!”

Scooter hatte endlich den idealen Job gefunden!

Translation in English

When we think of Santa’s reindeer, the nine most famous reindeer come to mind: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donner, Blitzen and Rudolph. However, few people know the story of Scooter the reindeer.
Scooter was not the fastest reindeer, but he always flew constantly, like a little scooter. One day, however, his magic ran out. Well, he had worked for Santa Claus for many, many years. Now he was old and had to retire.
So he told his colleagues the sad news: “My dear friends, I am old and no longer have any magic. I have become an ordinary reindeer! Unfortunately, I can no longer work with you. But what will I do now? I’ll be bored if I don’t work!”
“Don’t worry, Scooter! Even if you’re no longer pulling the sleigh, you can still help out in Santa’s village,” said his colleague Comet.
“Comet is right. There are lots of places where a reindeer like you would be welcome,” said Lightning.
So Scooter decided to look for a new job, but first he organized a big party with Santa and his fellow reindeer. Santa gave him the best straw and hoof cream. Now that he was back on the job market, he had to be on his best behavior for the interview.
“We’ll miss you, Scooter!” said the other reindeer.

The next morning, Scooter combed his hair, applied cream to his hooves and looked at himself contentedly in the mirror of his stable. He was ready to look for a new job.
He decided to try the kindergarten for small reindeer.
The teacher asked him: “Have you ever worked with puppies before?”
“Of course, I’ve been giving presents to children all over the world for many years,” he replied proudly.
The teacher smiled, but knew that there was a big difference between human children and reindeer puppies.
First, she met with a small group. Scooter told the boys about the other reindeer and the sleigh, about the wonders of the world and the magic of Christmas night.
As they all listened open-mouthed to his words, one said: “I want to pull the sleigh too!”, another added: “Me too!”, and then another… They started shouting, asking a thousand questions and were all excited. What a mess!
Scooter didn’t know what to do. His work had always been calm and the puppies were too lively for him.
The educator calmed the puppies down and said to Scooter: “Maybe educator isn’t the right job for you. You’re old and should look for a less eventful job. Maybe you’ll have better luck at the retirement home for elves.

So Scooter went to the retirement home for elves. Here the older elves enjoyed peace and quiet after a lifetime of hard work. The older elves were lonely, they needed company. Their children and grandchildren were always too busy preparing presents and rarely visited them.
Scooter got on well with the older elves. They listened to music together, played board games and talked about old times. But after a few days, Scooter began to get bored. Life in the old people’s home was a bit monotonous.
So he turned to the manager: “What do you think about inviting some reindeer over and having a party?”
“What a great idea! I’ll send a message to the manager, maybe we can organize the party in a few months’ time,” he replied.
“In a few months? What’s taking so long?”
Scooter discovered something he didn’t know: Bureaucracy. The entire program of the retirement home was set months in advance, and it was difficult to change it in a short time. Letters had to be written, documents signed, printed and photocopied… a very long process.
Working at the retirement home was not for him either.

As he walked through the streets of the village the following Monday, he learned that reindeer were being sought in the confectionery. The confectioners there were making Christmas sweets. Scooter, however, was not supposed to make sweets. He was supposed to be a model. The confectioners were running out of ideas and were tired of making Christmas trees, baubles and sugar decorations. Reindeer were much more interesting.
Scooter stood on a pedestal and posed. Sometimes he had to sit down, sometimes lie down, sometimes stand on two legs. The work wasn’t much fun, though. Suddenly the rush hour came: everything was faster, everyone was excited. Scooter could no longer keep up with the pace and felt stressed. At the end of the day, he left. This job wasn’t for him either: sometimes it was too boring, sometimes too stressful.

Scooter was a little sad. He still hadn’t found the right job for him. Maybe I need to concentrate on my strengths,” he thought. “I can pull a sled. I know the world well, the air currents and magical flying. When I was little, no one taught me these things. I learned everything in the field, gaining experience along the way.”
Suddenly Scooter had an idea. He ran to Santa Claus, went into his office and told him: “We need to build a flying school for reindeer! Times have changed now, the modern world is full of dangers. There are airplanes and helicopters. The reindeer need to be better prepared when they fly. With my experience, I can teach them many things!”
Santa was enthusiastic about the idea and immediately set to work. In just a few months, he built a red, multi-storey brick building. There were many classrooms full of maps, posters about the winds, pictures of roofs and chimneys, small figures of birds, airplanes and reindeer. There were large fields and runways around the building.
During these months, word got around and many applications were received: Many reindeer wanted to follow Scooter’s example and teach at the new school.

The first day of school had finally arrived. Scooter woke up in a good mood, washed up, prepared himself carefully and made his way to his new school. He entered the classroom, went behind the desk and looked at the young reindeer who were already waiting for their first lesson. With a broad smile, he exclaimed: “Welcome to the flying school!”

Scooter had finally found the ideal job!

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