La leggenda dell’Orcolat (A2)

Der Orcolat gehört zur volkstümlichen Tradition in Friaul-Julisch Venetien. Es handelt sich um einen riesigen Oger, der in einer Höhle in den Bergen lebt und bei jeder Bewegung Erdbeben verursacht. 

Hier findest du die Legende auf Italienisch für das Niveau A2 aus dem Buch “Il gatto mammone e altre creature fantastiche” von unserem Verlag Bello Books.

Buona lettura!

Es handelt sich um eine “echte” Legende aus Italien. Wir haben sie neu geschrieben und für Lernende angepasst.

Orcolat

Il gatto mammone e altre creature fantastiche

5 fantastische Geschöpfe aus der italienischen Folklore

La leggenda dell'Orcolat

A Bordano, un piccolo paese tra le montagne del Friuli-Venezia Giulia, tutti avevano paura dell’Orcolat.
Era un enorme1 orco2 che viveva in una grotta dentro la montagna e allevava3 animali. Non amava gli uomini e si arrabbiava se qualcuno si avvicinava4 alla sua grotta. Era così grande che quando camminava causava terremoti5, e questo era un grande problema per il paese.
Un giorno, gli abitanti hanno organizzato un’assemblea per trovare una soluzione.
Il sindaco ha avuto un’idea: «Diamo all’Orcolat dei funghi soporiferi6, così dormirà a lungo e non andrà più in giro causando terremoti.»
«Ma come gli diamo i funghi? Odia7 le persone!» ha chiesto qualcuno.
«Potremmo lasciarli in mezzo al bosco» ha proposto qualcun altro.
L’idea sembrava buona e tutti erano d’accordo. Così un cacciatore8 ha portato un cesto9 pieno di funghi soporiferi nel bosco. 

Era esperto della zona e, in caso di problemi, conosceva molti posti in cui nascondersi10.
Il cacciatore ha lasciato il cesto bene in vista sul sentiero, poi è andato via velocemente per paura di incontrare l’Orcolat.
Il mostro, intanto, stava facendo una passeggiata alla ricerca di bacche11. Quando ha visto il cesto pieno di funghi, ha pensato: «Questo deve essere il mio giorno fortunato!»
Ha preso il cesto e, sulla via di casa, li ha mangiati tutti. I funghi, infatti, gli piacevano molto.
Quando è arrivato nella sua grotta, è caduto in un sonno12 profondo.
Qualche ora dopo, il cacciatore è tornato nel bosco e ha visto che il cesto con i funghi era scomparso. Così ha dato la bella notizia a tutti gli abitanti del paese che hanno subito organizzato una festa con vino, pollo arrosto, balli e canti.
Purtroppo, gli abitanti non sapevano che un pericolo più grande era in agguato13.
Un gruppo di briganti14 che viveva sulle montagne voleva derubare15 il paese, ma non c’era mai riuscito a causa dell’Orcolat. 

Infatti, per arrivare al paese dovevano passare davanti alla sua grotta. Quella sera, però, hanno capito che l’Orcolat dormiva profondamente.
«Quel mostro non è più un pericolo e possiamo saccheggiare16 il paese! Andiamo!»
In sella17 ai loro cavalli, i briganti sono arrivati lì e hanno creato un grande scompiglio18: hanno preso tutte le cose preziose, hanno ferito19 gli abitanti e hanno incendiato20 le case.
Il paese era nel caos più totale: alcuni cercavano di spegnere l’incendio, altri di combattere21 contro i briganti, altri ancora aiutavano gli anziani e i bambini a scappare22 e nascondersi.
Una festa allegra si era trasformata in un incubo23.
Ben presto le fiamme hanno raggiunto anche gli alberi del bosco. I maiali e le pecore dell’Orcolat, spaventati, hanno iniziato a urlare a gran voce.
Le loro urla disperate hanno svegliato il mostro. È corso fuori dalla grotta e ha visto i suoi animali in pericolo. Infuriato24, li ha presi in braccio e li ha portati in salvo nella grotta. Poi è corso al paese e ha visto i briganti con il fuoco in mano. 

L’Orcolat ha iniziato a battere25 i piedi, cercando di calpestarli26. Un terremoto ha scosso27 tutto il villaggio.
I briganti sono caduti dai loro cavalli, molti sono morti sotto i piedi dell’Orcolat. Gli abitanti si sono nascosti nelle poche case risparmiate28 dal fuoco.
I briganti rimasti sono scappati con il loro magro bottino29.
«Non metteremo più piede qui, neanche per tutto l’oro30 del mondo!» ha urlato il capo dei briganti.
In quel momento ha iniziato a piovere e gli abitanti sono riusciti a spegnere le fiamme. L’Orcolat è ritornato alla sua grotta insieme ai suoi cari animali.
Finalmente era tornata la pace.
Il sindaco e gli altri abitanti erano senza parole: il mostro li aveva salvati.
Per ringraziarlo, il giorno dopo gli hanno portato dei doni31. Sono entrati in silenzio nella sua grotta e hanno visto uno spettacolo sorprendente32: lì dentro c’erano migliaia di bellissime farfalle, di tutti i colori e dimensioni, e l’Orcolat dormiva sereno33 in mezzo a loro. 

Gli abitanti del paese hanno capito che l’Orcolat amava quelle creature così belle e fragili e hanno avuto un’idea. Hanno lasciato lì il loro dono e si sono messi subito al lavoro. Nei giorni successivi hanno decorato i muri delle loro case con disegni di farfalle dai mille colori.
Adesso l’Orcolat cammina sempre in punta di piedi33 per non distruggere le farfalle e non causa più terremoti.

Übersetzung ins Deutsche

In Bordano, einem kleinen Dorf zwischen den Bergen von Friaul-Julisch Venetien, hatte jeder Angst vor dem Orcolat.
Er war ein riesiger Oger , der in einer Höhle im Berg lebte und Tiere züchtete. Er mochte keine Menschen und wurde wütend, wenn sich jemand seiner Höhle näherte. Er war so groß, dass er beim Gehen Erdbeben verursachte, und das war ein großes Problem für das Dorf.
Eines Tages organisierten die Einwohner eine Versammlung, um eine Lösung zu finden.
Der Bürgermeister hatte eine Idee: “Lasst uns dem Orcolat ein paar einschläfernde Pilze geben, damit er lange schläft und nicht mehr herumläuft und Erdbeben verursacht.”
“Aber wie geben wir ihm die Pilze? Er hasst Menschen!”, fragte jemand.
“Wir könnten sie mitten im Wald liegen lassen”, schlug ein anderer vor.
Die Idee klang gut und alle stimmten zu. Also brachte ein Jäger einen Korb voll mit einschläfernde Pilzen in den Wald.

Er kannte sich in der Gegend gut aus und, im Falle von Schwierigkeiten, kannte viele Orte, wo er sich verstecken konnte.
Der Jäger stellte den Korb gut sichtbar auf dem Weg ab und ging dann schnell weg, aus Angst, dem Orcolat zu begegnen.
Das Ungeheuer ging derweil auf der Suche nach Beeren spazieren. Als es den Korb voller Pilze sah, dachte es: “Das muss mein Glückstag sein!”
Es nahm den Korb und aß auf dem Heimweg alle Pilze auf. Tatsächlich mochte er Pilze sehr gerne.
Als er in seiner Höhle ankam, fiel er in einen tiefen Schlaf.
Ein paar Stunden später kehrte der Jäger in den Wald zurück und sah, dass der Korb mit den Pilzen verschwunden war. Er teilte die gute Nachricht allen Dorfbewohnern mit, die sofort ein Fest mit Wein, gebratenem Huhn, Tanz und Gesang veranstalteten.
Leider wussten die Bewohner nicht, dass eine größere Gefahr lauerte.
Eine Gruppe von Räubern, die in den Bergen lebte, wollte das Dorf ausrauben, hatte es aber wegen des Orcolat nie geschafft.

Um das Dorf zu erreichen, mussten sie tatsächlich an seiner Höhle vorbeigehen. In dieser Nacht stellten sie jedoch fest, dass der Orcolat fest schlief.
“Das Monster ist keine Gefahr mehr und wir können das Dorf plündern! Lasst uns gehen!”
Auf ihren Pferden reitend kamen die Räuber dort an und richteten eine große Verwüstung an: Sie nahmen alle wertvollen Gegenstände mit, verletzten die Bewohner und setzten die Häuser in Brand.
Im Dorf herrschte das totale Chaos: Einige Leute versuchten, das Feuer zu löschen, andere kämpften gegen die Räuber, und wieder andere halfen den Alten und Kindern, zu fliehen und sich zu verstecken.
Ein fröhliches Fest hatte sich in einen Albtraum verwandelt.
Bald erreichten die Flammen auch die Bäume des Waldes. Die verängstigten Schweine und Schafe des Orcolat begannen laut zu schreien.
Ihre verzweifelten Schreie weckten das Ungeheuer. Es rannte aus der Höhle und sah seine Tiere in Gefahr. Wütend hob er sie auf und brachte sie in der Höhle in Sicherheit. Dann rannte er zum Dorf und sah die Räuber mit Feuer in den Händen.

Der Orcolat begann mit den Füßen zu stampfen und versuchte, auf sie zu treten. Ein Erdbeben erschütterte das ganze Dorf.
Die Räuber stürzten von ihren Pferden, viele starben unter den Füßen des Orcolat. Die Bewohner versteckten sich in den wenigen Häusern, die vom Feuer verschont blieben.
Die übrigen Räuber entkamen mit ihrer mageren Beute.
“Wir werden nie wieder einen Fuß hierher setzen, nicht einmal für alles Gold der Welt”, rief der Anführer der Räuber.
In diesem Moment begann es zu regnen, und den Bewohnern gelang es, die Flammen zu löschen. Der Orcolat kehrte mit seinen geliebten Tieren in seine Höhle zurück.
Endlich war Frieden eingekehrt.
Der Bürgermeister und die anderen Einwohner waren sprachlos: Das Ungeheuer hatte sie gerettet.
Um ihm zu danken, brachten sie ihm am nächsten Tag Geschenke. In aller Stille betraten sie seine Höhle und sahen einen erstaunlichen Anblick: Tausende von wunderschönen Schmetterlingen in allen Farben und Größen saßen darin, und der Orcolat schlief friedlich unter ihnen.

Die Dorfbewohner erkannten, dass der Orcolat so schöne und zerbrechliche Geschöpfe liebte, und hatten eine Idee. Sie ließen ihr Geschenk dort und machten sich sofort an die Arbeit. In den nächsten Tagen schmückten sie die Wände ihrer Häuser mit bunten Schmetterlingsmotiven.
Jetzt geht der Orcolat immer auf Zehenspitzen, um die Schmetterlinge nicht zu zerstören, und löst keine Erdbeben mehr aus.

Translation into English

In Bordano, a small village between the mountains of Friuli Venezia Giulia, everyone was afraid of the Orcolat.
He was a huge ogre who lived in a cave in the mountain and bred animals. He didn’t like people and got angry if anyone came near his cave. He was so big that he caused earthquakes when he walked and this was a big problem for the village.
One day, the inhabitants organized a meeting to find a solution.
The mayor had an idea: “Let’s give Orcolat some soporific mushrooms so that he sleeps for a long time and stops walking around causing earthquakes.”
“But how do we give him the mushrooms? He hates people!” someone asked.
“We could leave them in the middle of the forest,” suggested another.
The idea sounded good and everyone agreed. So a hunter brought a basket full of soporific mushrooms into the forest.

He knew the area well and, in case of trouble, knew many places where he could hide.
The hunter placed the basket clearly visible on the path and then walked away quickly for fear of encountering the orcolat.
Meanwhile, the monster went for a walk in search of berries. When it saw the basket full of mushrooms, it thought: “This must be my lucky day!”
He took the basket and ate all the mushrooms on the way home. In fact, he really liked mushrooms.
When he arrived in his cave, he fell into a deep sleep.
A few hours later, the hunter returned to the forest and saw that the basket of mushrooms had disappeared. He shared the good news with all the villagers, who immediately organized a feast with wine, roast chicken, dancing and singing.
Unfortunately, the villagers did not know that a greater danger was lurking.
A group of robbers who lived in the mountains wanted to rob the village, but had never made it because of the Orcolat.

To reach the village, they actually had to walk past his cave. That night, however, they discovered that the orcolat was fast asleep.
“The monster is no longer a threat and we can plunder the village! Let’s go!”
Riding their horses, the raiders arrived and wreaked havoc: They took all the valuable items, injured the inhabitants and set fire to the houses.
There was total chaos in the village: some people tried to put out the fire, others fought against the robbers, and others helped the old people and children to flee and hide.
A joyful celebration had turned into a nightmare.
The flames soon reached the trees in the forest. The frightened pigs and sheep of Orcolat began to scream loudly.
Their desperate cries woke the monster. It ran out of the cave and saw its animals in danger. Furious, it picked them up and brought them to safety in the cave. Then he ran to the village and saw the robbers with fire in their hands.

The Orcolat started stamping his feet and tried to step on them. An earthquake shook the whole village.
The robbers fell off their horses and many died under the orcolat’s feet. The inhabitants hid in the few houses that were spared from the fire.
The remaining robbers escaped with their meagre prey.
“We will never set foot here again, not even for all the gold in the world,” shouted the leader of the robbers.
At that moment, it began to rain and the inhabitants managed to extinguish the flames. The Orcolat returned to his cave with his beloved animals.
Peace had finally returned.
The mayor and the other inhabitants were speechless: the monster had saved them.
To thank him, they brought him presents the next day. They quietly entered his cave and saw an amazing sight: Thousands of beautiful butterflies of all colors and sizes sat inside, and the orcolat slept peacefully among them.

The villagers realized that the orcolat loved such beautiful and fragile creatures and had an idea. They left their gift there and immediately set to work. Over the next few days, they decorated the walls of their houses with colorful butterfly motifs.
Now the Orcolat always tiptoes to avoid destroying the butterflies and no longer causes earthquakes.

Das große Erdbeben von 1976 in Friaul

terremoto friuli | La leggenda dell'Orcolat (A2)
archivioluce.com

Orcolat ist auch der Name, den die Einheimischen für das große Erdbeben verwenden, das Friaul, insbesondere das Gebiet nördlich von Udine, im Jahr 1976 erschütterte. Das Erdbeben mit einer Stärke von 6,5 auf der Richterskala ereignete sich am 6. Mai 1976, gefolgt von weiteren Erschütterungen am 11. und 15. September. Insgesamt waren 77 italienische Gemeinden betroffen, darunter auch Bordano, und es gab 990 Todesopfer und Tausende von Menschen ohne Obdach. 

Mehr Infos über den Erdbeben mit kurzem Video und Fotos findet ihr auf archivioluce.com

Bordano, das Dorf der Schmetterlinge

bordano farfalle | La leggenda dell'Orcolat (A2)
Wikipedia

Bordano ist eine kleine Gemeinde in der Provinz Udine, Friaul-Julisch-Venetien. Es ist bekannt als das Dorf der Schmetterlinge, denn im späten Frühjahr kann man hier zahlreiche Schmetterlinge beobachten! Die Schmetterlinge sind zur Seele des Ortes geworden: Die Gebäude des Ortes sind mit mehr als 200 wunderschönen Wandmalereien verziert, von denen die meisten Schmetterlinge darstellen. Im Zentrum des Dorfes befindet sich auch das “Haus der Schmetterlinge”, ein Museum, in dem mehr als 400 Schmetterlingsarten aus der ganzen Welt zu sehen sind.

Italienisches Metal-Lied von Kanseil

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