Pronti? Facciamo una pausa!
Scritto da: Raffaela Mulato, Stephan Riegger
Casa editrice: Edizioni la meridiana
Collana: partenze… per educare alla pace
Migliorare gli apprendimenti a scuola con le Pause Attive
I concetti di “Scuola in Movimento” e, in particolare, di “Pause Attive” stanno assumendo sempre maggiore importanza nel contesto della scuola italiana. Le Pause Attive sono state anche riconosciute per la loro efficacia dal Ministero della Salute che ha aggiornato le Linee di indirizzo sull’attività fisica del 2019, definendole “preziose opportunità per aumentare i livelli di attività fisica sia all’interno che all’esterno della classe” con ricadute positive sull’apprendimento.
Negli ultimi anni molte sono state le proposte per migliorare le scuole ed in particolare i processi di apprendimento degli alunni e degli studenti. Alcune di queste promettevano esiti miracolosi, garantendo il miglioramento del rendimento scolastico, intervenendo però su modalità di apprendimento ricettive. Le proposte che troverete in queste pagine sono legate a conoscenze ed esperienze pedagogiche già largamente sperimentate in tutta Europa. Riaffermano con scientificità che per imparare, concentrarsi e crescere sani a scuola occorre fare movimento, programmare le ore di lezione con momenti di Pausa Attiva ogni giorno anche all’aperto.
Sono proposte che riguardano la fascia di scuola dell’infanzia e della primaria ma, per la prima volta, si rivolgono anche alla scuola secondaria di primo grado coprendo la fascia di ragazzi e ragazze generalmente esclusa da percorsi ed esperienze didattiche in movimento. Le Pause Attive proposte in questo libro sono di pochi minuti, da fare durante le ore di lezione. Tutti i docenti di ogni disciplina possono adottarle e anche integrarle nella pratica didattica curricolare. Sono giochi di movimento, fasi di rilassamento e possibilità di variare le posizioni sedute. Tutto a costo zero e ad alto rendimento. Inserire le Pause Attive nella routine quotidiana della vita scolastica è una scelta che ripaga tutti: docenti e allievi.
Fare della propria scuola una “Scuola in Movimento” è un investimento strategico. Il modo coraggioso e anche necessario per cambiare la scuola mettendo al centro i ragazzi e le ragazze.
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