Liberi di scegliere
Scritto da: Roberto Di Bella con Monica Zapelli
Casa editrice: BUR Rizzoli
La battaglia di un giudice minorile per liberare i ragazzi della ‘ndrangheta
Violenza, onore, omertà. Sono questi i codici della ’ndrangheta. Le madri crescono i figli per consegnarli a un mondo fondato su questi valori, i figli sanno che un giorno dovranno fare il mestiere dei padri. Una catena familiare solida, affidabile.
Roberto Di Bella, giudice minorile a Reggio Calabria, in venticinque anni ha processato prima i padri, poi i loro figli. E ha capito due cose. La prima è che la ’ndrangheta non si sceglie, si eredita. La seconda è che non voleva più stare a guardare. Bisognava dare a questi ragazzi una possibilità, mostrare loro un futuro fuori dalla criminalità, farli tornare liberi di scegliere. Un percorso faticoso e doloroso, ma che ha restituito a molti ragazzi la possibilità concreta di una vita diversa.
Roberto Di Bella in queste pagine ci racconta come è maturata in lui questa scelta, le reazioni dei ragazzi, la collaborazione, inaspettata, di molte madri. Un’esperienza vissuta giorno dopo giorno che nel tempo ha dato vita a un protocollo oggi adottato in diverse realtà dentro e fuori dalla Calabria.
Roberto Di Bella è stato prima giudice e poi, dal 2011, presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria. Dal 2020 dirige l’omologo ufficio giudiziario di Catania. Per venticinque anni si è occupato dei minori della provincia reggina, spesso coinvolti in reati di ’ndrangheta. Ha dato impulso al progetto “Liberi di Scegliere” che oggi è diventato un protocollo governativo e ha permesso a cento ragazzi e alle loro famiglie di sperimentare nuovi orizzonti di vita. La sua attività ha ispirato il film Liberi di scegliere prodotto da Rai Fiction e Bibi Film tv.
Monica Zapelli è sceneggiatrice. I cento passi, candidato all’Oscar, ha avuto una menzione speciale al premio Solinas e come migliore sceneggiatura ha vinto il Leone d’Oro al Festival di Venezia 2000 e il David 2001. Con Feltrinelli ha pubblicato insieme a Marco Tullio Giordana e Claudio Fava I cento passi (2011).
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