Avventura con la Befana (A1/A2)

Es ist eine stürmische Nacht und die Befana verliert beim Fliegen ihren Sack mit den Süßigkeiten für die Kinder. Cody, Kira und Frauchen helfen ihr, den Sack wieder zu finden.

Erzählt aus einer lustigen Hundeperspektive!

Avventura con la Befana, eine Weihnachtsgeschichte auf Italienisch von Italiano Bello zum Italienisch lernen und lesen! Kostenloses PDF zum Herunterladen, dazu die komplette deutsche Übersetzung und das MP3-Hörbuch.

Die Hörgeschichte befindet sich außerdem auf allen Podcast-Kanälen von Italiano Bello – Storie e letture in italiano (u.a. SpotifyApple PodcastAnchor).

Geschichte auf Italienisch

Avventura con la Befana

È la notte tra il 5 e il 6 gennaio, la notte dell‘Epifania. Tutti stanno dormendo, ma io sono sveglio. Fuori c’è un vento molto forte e ho sentito un rumore. Mi alzo e vado in salotto. Guardo fuori dalla finestra. Qualcuno cammina in giardino.

Un ladro! Abbaio.

Kira e Padroncina si svegliano.
«Cody, che cosa succede?» chiede Padroncina. Poi anche lei guarda fuori dalla finestra.
In giardino c‘è un‘anziana signora. In mano tiene una scopa. Padroncina apre la finestra.
«Signora, che cosa sta facendo? Ha bisogno di aiuto?»
«Una tragedia! Una tragedia!» esclama la signora disperata.
«Che cosa è successo?»
«Ho perso il mio sacco! Il sacco con i dolci per i bambini!»
«Un momento… Lei è la Befana?»

La Befana? Ma certo! La Befana è un’anziana signora che vola su una scopa e porta i dolci ai bambini buoni. La sera del 5 gennaio i bambini appendono delle grosse calze al camino e lei di notte le riempie di dolci: cioccolatini e tavolette di cioccolato, caramelle, noci e nocciole, snack e mandarini. Anche piccoli regali. Ai bambini cattivi porta invece il carbone.

Padroncina apre la porta e tutti andiamo in giardino a salutare la Befana. Il vento freddo fa volare le mie orecchie su e giù.
«Signora Befana, non può stare fuori con questo vento. Vuole entrare in casa? Le offro una tazza di tè caldo!»
«Mamma mia, che tragedia… che cosa faccio ora? Poveri bambini!» continua a dire la Befana mentre entra in casa.
«Prego, si accomodi» dice Padroncina e indica una sedia. La Befana si siede e Padroncina va in cucina a preparare il tè. La Befana indossa un vecchio cappotto verde, una sciarpa marrone e un cappello da strega.

Padroncina arriva con un vassoio con due tazze di tè e qualche biscotto.
«Signora Befana, mi dica, che cosa è successo?»
«Questa notte è molto difficile volare, c’è molto vento! Il mio sacco è caduto dalla scopa e ora non lo trovo più!»
«Signora Befana, non si preoccupi! La aiutiamo noi. Kira e Cody trovano sicuramente il sacco dei dolci! Vero?»
Ma certo!
«Grazie cari! Così aiutate non solo me, ma tutti i bambini! Dai, andiamo!»

La Befana finisce di bere il tè e si alza, pronta per cercare il suo sacco.
Prima di uscire, Padroncina si mette un bel cappotto pesante, sciarpa, cappello e guanti, e prende anche due torce.
«Ora sono pronta. Andiamo!»

È molto buio e c’è ancora molto vento. Passiamo davanti alla panetteria, alla biblioteca e al piccolo negozio di alimentari. Andiamo in piazza dove c’è la vecchia chiesa. Giriamo a destra, a sinistra, andiamo dritto… Kira ed io cerchiamo dappertutto. Cari dolci, dove siete?

Camminiamo fino al bosco. Un momento… Conosco questo odore. È odore di cioccolato! E sento anche odore di biscotti! Abbaio e scodinzolo agitato.
«Cody ha trovato qualcosa!» esclama Padroncina.
Kira ed io corriamo nel bosco e arriviamo a una grande quercia. I dolci si trovano su questo albero! Anche Padroncina e la Befana arrivano. La Befana sembra molto stanca e si siede.
«Tesori miei, non sono giovane come voi…»
Io lecco il suo lungo naso. «Sì sì non preoccuparti, sto bene. Devo solo riposarmi un momento.»

Intanto Padroncina guarda l‘albero, poi indica un ramo: «Guardate! Il sacco è lassù!»
Il sacco è appeso a un ramo e il vento lo muove a destra e a sinistra. Padroncina sale sull’albero.
«Mia cara, fa‘ attenzione!» esclama la Befana preoccupata.
«Ma certo, non si preoccupi!»
Per fortuna, Padroncina non cade. Prende il sacco, scende dall’albero e poi lo dà alla Befana.
«Grazie mille mia cara!»
Poi apre il sacco, ma… «I dolci sono spariti!»
«Oh no! Ecco perché era così leggero… Forse sono caduti qui vicino.»
Che strano, l‘odore dei dolci viene da questo grosso albero. Sono sicuro che i dolci sono qui. Ma dove?

Per terra trovo una caramella. Poi un cioccolatino. Vado dall’altra parte della grande quercia e vedo che c’è un grande buco nel tronco. Padroncina guarda nel buco e trova… uno scoiattolo! Lo scoiattolo sta dormendo soddisfatto sopra tutti i dolci.
La Befana scoppia a ridere. «Per fortuna allo scoiattolo non piacciono cioccolatini e caramelle! Ha mangiato solo le noci e le nocciole.»
Mettiamo tutti i dolci nel grosso sacco della Befana. Con qualche difficoltà: lo scoiattolo voleva tenere i dolci come letto per dormire!

Torniamo a casa e la Befana ci saluta.
«Cari amici, non so come ringraziarvi» dice la Befana mentre ci abbraccia. «Avete salvato l’Epifania! Domani mattina tutti i bambini possono svegliarsi felici.»
«È stato un piacere! Noi ci siamo divertiti, vero?»
Assolutamente!
La Befana si siede sulla sua scopa con il suo grosso sacco pieno di dolci e vola via. Arrivederci, signora Befana!

Ding dong. Qualcuno suona il campanello. Yaaawn chi è?
È mattina e la luce del sole entra dalla finestra. Kira apre gli occhi, li richiude e si addormenta di nuovo. Padroncina arriva ancora in pigiama, guarda fuori dalla finestra e poi apre la porta.
«Ciao Edo! Cosa fai qui a quest’ora?»
«Buon giorno dormigliona! È già mezzogiorno e tu mi hai invitato per pranzo, ricordi?»
«Oh cielo! È già mezzogiorno!» esclama Padroncina meravigliata e corre in bagno a lavarsi e vestirsi.

Amicone (io e Cody lo chiamiamo così perché è il nostro grande amico) ha portato un cammello e lo appoggia sul tavolo. Il cammello è il dolce tradizionale dell’Epifania tipico di Varese, la città dove abitiamo. Si chiama cammello perché ha la forma di un cammello! Infatti i re Magi sono arrivati da Gesù Bambino in sella a dei cammelli.
Dopo alcuni minuti Padroncina torna in salotto. Amicone indica il camino.
«Hai già visto le calze? La Befana è stata molto generosa quest’anno!»
In effetti, le nostre calze non sono piene, ma strapiene di dolci! Abbiamo ricevuto tantissimi cioccolatini, caramelle, mandarini e anche del carbone, perché il carbone della Befana è proprio buono! Ma non ci sono né noci né nocciole… Chissà perché!

Sul camino ci sono anche tre grossi regali. Su un bigliettino c’è scritto: Grazie di tutto. Kira ed io abbiamo ricevuto due scoiattoli di peluche. Padroncina ha ricevuto… una scopa! È forse una scopa magica?
«Grazie di che cosa?» chiede Amicone e osserva divertito la scopa.
«Kira, Cody ed io abbiamo vissuto un’avventura speciale questa notte, non è vero?» dice lei e ci fa l‘occhiolino.
Un’avventura molto speciale, penso mentre mangio soddisfatto un biscotto. Con una signora molto speciale.

Übersetzung

Es ist die Nacht zwischen dem 5. und dem 6. Januar, die Nacht des Dreikönigsfests. Alle schlafen, aber ich bin wach. Draußen ist stürmisch und ich habe ein Geräusch gehört. Ich stehe auf und gehe ins Wohnzimmer. Ich schaue aus dem Fenster. Jemand läuft im Garten. 
Ein Dieb! Belle ich.
Frauchen und Kira wachen auf. 
»Cody, was ist los?«, fragt Frauchen.. Dann schaut sie auch aus dem Fenster.

Im Garten ist eine alte Frau. Sie hält einen Besen in der Hand. Frauchen öffnet das Fenster. 
»Meine Dame, was machen Sie? Brauchen Sie Hilfe?«
»Eine Tragödie! Eine Tragödie!«, ruft die Frau verzweifelt.
»Was ist passiert?«
»Ich habe meinen Sack verloren! Der Sack mit den Süßigkeiten für die Kinder!«
»Moment mal… Sind Sie die Befana?!«

Die Befana? Aber sicher! Die Befana fliegt auf einem Besen und bringt den guten Kindern Süßigkeiten. Am Abend des 5. Januar hängen die Kinder große Socken an den Kamin und nachts tut sie die Süßigkeiten hinein: Pralinen und Tafelschokolade, Gummibärchen, Walnüsse und Haselnüsse, Snacks und Mandarinen. Auch kleine Geschenke. Den bösen Kindern bringt sie wiederum Kohle.

Frauchen öffnet die Tür und wir alle gehen in den Garten, um die Befana zu begrüßen. Der kalte Wind lässt meine Ohren auf und ab fliegen.
»Frau Befana, Sie können nicht draußen bei diesem Wind bleiben. Möchten Sie ins Haus hereinkommen? Ich biete Ihnen eine Tasse heißen Tee an!«
»Meine Güte, was für eine Tragödie… Was mache ich jetzt? Arme Kinder!«, sagt die Befana andauernd, während sie ins Haus hineingeht.
»Bitte, machen Sie es sich bequem«, sagt Frauchen und zeigt dabei auf einen Stuhl. Die Befana setzt sich hin und Frauchen geht in die Küche, um den Tee zuzubereiten.

Die Befana trägt einen alten grünen Mantel, einen braunen Schal und einen Hexenhut. Frauchen kommt mit einem Tablett mit zwei Tassen Tee und einige Keksen.
»Frau Befana, sagen Sie mir, was ist passiert?«
»Diese Nacht ist es sehr schwierig zu fliegen, es ist sehr stürmisch! Mein Sack ist vom Besen heruntergefallen und jetzt finde ich ihn nicht mehr!«
»Frau Befana, keine Sorge! Wir helfen Ihnen. Kira und Cody finden den Süßigkeitensack sicherlich wieder! Nicht wahr?«
Sicher doch! 
»Danke meine Lieben, so helft ihr nicht nur mir, sondern auch allen Kindern! Kommt, gehen wir!«
Die Befana trinkt ihren Tee aus und steht auf, bereit, nach ihrem Sack zu suchen.
Bevor sie geht, zieht Frauchen einen schönen, warmen Mantel, Schal, Hut und Handschuhe an und nimmt auch zwei Taschenlampen.
»Jetzt bin ich bereit. Auf geht‘s!«

Es ist sehr dunkel und immer noch stürmisch. Wir laufen an der Bäckerei, der Bücherei und dem kleinen Lebensmittelgeschäft vorbei. Wir laufen zum Platz, wo es die alte Kirche gibt. Wir biegen rechts ab, links ab, gehen geradeaus… Kira und ich suchen überall. Liebe Süßigkeiten, wo seid ihr?

Wir laufen bis zum Wald. Ein Moment… Ich kenne dieses Geruch! Es riecht nach Schokolade! Und ich rieche auch Kekse!! Ich belle und wedele aufgeregt.
»Cody hat etwas gefunden!«, ruft Frauchen.
Kira und ich rennen in den Wald und kommen zu einer großen Eiche. Die Süßigkeiten befinden sich auf diesem Baum!
Auch Frauchen und die Befana kommen an. Die Befana scheint sehr müde zu sein und setzt sich hin.
»Schätzchen, ich bin nicht mehr so jung wie ihr!…«

Ich schlecke ihre lange Nase. »Ja, ja, keine Sorge, mir geht‘s gut. Ich muss mich nur einen Moment ausruhen.«
Währenddessen schaut Frauchen den Baum an. Dann zeigt sie auf einen Ast. »Guckt! Der Sack ist da drüben!«
Der Sack hängt auf einem Ast und der Wind bewegt ihn nach rechts und links.
Frauchen klettert auf den Baum.
»Meine Liebe, sei vorsichtig!«, ruft die Befana besorgt.
»Aber sicher, keine Sorge!«

Zum Glück fällt Frauchen nicht herunter. Sie nimmt den Sack, klettert vom Baum herunter und gibt ihn der Befana. 
»Vielen Dank meine Liebe!«
Dann öffnet sie den Sack, aber… »Die Süßigkeiten sind verschwunden!«
»Oh nein! Deswegen war er so leicht… Aber vielleicht sind sie hier in der Nähe herausgefallen«.

Komisch. Der Geruch von Süßigkeiten kommt von diesem großen Baum. Ich bin sicher, die Süßigkeiten sind hier. Aber wo? 
Auf dem Boden finde ich ein Gummibärchen. Dann eine Praline. Ich gehe zur anderen Seite der großen Eiche und sehe, dass es ein großes Loch im Stamm gibt. Frauchen schaut in das Loch hinein und sieht… ein Eichhörnchen! Das Eichhörnchen schläft zufrieden auf allen Süßigkeiten. 

Die Befana bricht in Gelächter aus. »Zum Glück gefallen dem Eichhörnchen keine Pralinen oder Gummibärchen! Er hat nur die Walnüsse und die Haselnüsse gegessen.«

Wir tun alle Süßigkeiten in den großen Sack der Befana. Mit einigen Schwierigkeiten: Das Eichhörnchen wollte die Süßigkeiten als Bett zum Schlafen behalten!

Wir kehren nach Hause zurück und die Befana verabschiedet sich.
»Liebe Freunde, ich weiß nicht, wie ich euch danken soll«, sagt die Befana während sie uns umarmt. »Ihr habt den Dreikönigstag gerettet! Morgen früh können alle Kinder glücklich aufwachen.«
»Es war uns ein Vergnügen! Wir haben Spaß gehabt, nicht wahr?«
Auf jeden Fall!
Die Befana setzt sich auf ihren Besen mit ihrem großen Sack voller Süßigkeiten und fliegt davon. Auf Wiedersehen, Frau Befana!

Ding Dong. Jemand klingelt. Gääähn, wer ist da?
Es ist Morgen und das Sonnenlicht kommt durch das Fenster hinein. Kira öffnet die Augen, dann schließt sie sie wieder und schläft wieder ein. Frauchen kommt noch im Schlafanzug, schaut aus dem Fenster und öffnet dann die Tür.
»Hallo Edo! Was machst du hier um diese Uhrzeit?«
»Guten Morgen Schlafmütze! Es ist schon Mittag und du hast mich zum Mittagessen eingeladen, erinnerst du dich?«
»Du lieber Himmel! Es ist schon Mittag!« sagt Frauchen verwundert und läuft ins Bad, um sich zu erfrischen und umzuziehen.
Kumpel (Cody und ich nennen ihn so, weil er unser großer Freund ist) hat ein Cammello mitgebraucht und legt es auf den Tisch. Das Cammello ist das traditionelle Gebäck des Dreikönigstages typisch aus Varese, die Stadt wo wir wohnen. Es heißt Cammello, weil es die Form eines Kamels hat! Tatsächlich sind die Heiligen Drei Könige auf Kamelen zum Jesuskind gekommen.

Nach ein paar Minuten kommt Frauchen wieder ins Wohnzimmer. Kumpel zeigt auf den Kamin.
»Hast du eure Socken schon gesehen? Die Befana war dieses Jahr sehr großzügig!«

Tatsächlich sind unsere Socken nicht voll, sondern supervoll von Süßigkeiten! Wir haben viele Pralinen, Gummibärchen, Mandarinen und natürlich Hundekekse bekommen, aber weder Walnüsse noch Haselnüsse… Wer weiß warum!

Auf dem Kamin gibt auch drei große Geschenke. Auf einem Kärtchen steht geschrieben: Danke für alles. Kira und ich haben zwei Eichhörnchen aus Plüsch bekommen.  Frauchen hat… einen neuen Besen bekommen! Ist das vielleicht ein magischer Besen?

»Danke für was?«, fragt Kumpel und betrachtet den Besen belustigt.
»Kira, Cody und ich haben heute Nacht ein besonderes Abenteuer erlebt, nicht wahr?«, sagt Frauchen und zwinkert uns zu.
Ein sehr besonderes Abenteuer! Denke ich, während ich zufrieden einen Keks esse. Mit einer sehr besonderen Frau.

Buona Epifania a tutti!

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cammelli pasta sfoglia varese tradizione epifania 1 | Avventura con la Befana (A1/A2)

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