Gatto per un giorno (A2)

Es ist ein ruhiger Nachmittag von Februar. Die Hündin Kira hört ein Geräusch und geht nach oben, wo sie eine seltsame Treppe findet…

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gatto per un giorno cover | Gatto per un giorno (A2)

Capitolo 1

KIRA

Tutto è iniziato un freddo e nuvoloso pomeriggio di febbraio.
Padroncina era in cucina e stava preparando le chiacchiere, un dolce tipico di Carnevale. Io ero in salotto, guardavo fuori dalla finestra e qualche volta abbaiavo. Bau!
Cody era sdraiato davanti al camino e dormiva.

Stavo osservando il gatto del vicino quando ho sentito un rumore che proveniva dal piano di sopra. C’era forse un ladro in casa?
Sono andata su e sono entrata nella camera da letto. Niente. Poi sono entrata nel bagno e… trovato! La finestra era aperta e sbatteva contro il muro perché fuori c’era vento. Beh, mistero risolto. Nessun ladro.

Stavo per tornare giù quando ho visto una cosa strana nella camera degli ospiti. In mezzo alla camera c‘era una scala. Non avevo mai visto quella scala. Ero molto curiosa e così sono salita. La scala portava in soffitta. Non ero mai stata qui.
La soffitta era molto grande e piuttosto buia, c’era solo una piccola finestra in un angolo. Ho iniziato a camminare verso quella finestra, ma sono inciampata in una scatola. Ahi, che male!
Il coperchio della scatola è caduto per terra. Dentro c’era… che cos’era? Sembrava un vestito.

Ho guardato bene: era un costume da gatto. Sembrava molto antico. Aveva le orecchie a punta, la coda lunga, i baffi… un vero e proprio gatto!
È perfetto per Carnevale! ho pensato entusiasta. Padroncina voleva andare a vedere la sfilata di Carnevale in città sabato.

All’improvviso, il costume ha iniziato a muoversi da solo e… dopo pochi secondi lo indossavo. Stavo indossando il costume! Com’era possibile? Spaventata, sono corsa via. Che cosa era successo? Mi sentivo strana. Sono corsa giù da Cody e Padroncina. Aiuto!
Cody si è alzato di scatto e ha iniziato ad abbaiare. Padroncina ha detto: «Un gatto! E tu da dove vieni?»
Ma non vedete che è un costume? Aiutatemi a toglierlo! ho abbaiato.

Ma la mia voce non era più la mia voce. Stavo miagolando. Mao!

ÜBERSETZUNG

Alles begann an einem kalten und bewölkten Februarnachmittag.
Frauchen war in der Küche und machte die Chiacchiere, ein typisches Karnevalsgebäck. Ich war im Wohnzimmer, schaute aus dem Fenster und bellte gelegentlich. Wau! Cody lag vor dem Kamin und schlief.

Ich beobachtete gerade die Katze des Nachbarn, als ich ein Geräusch hörte, das von oben kam. War vielleicht ein Einbrecher im Haus?
Ich ging die Treppe hinauf und betrat das Schlafzimmer. Nichts. Dann ging ich ins Badezimmer und… gefunden! Das Fenster war offen und schlug gegen die Wand, weil es draußen windig war. Nun, Rätsel gelöst. Kein Einbrecher.

Ich wollte gerade wieder nach unten gehen, als ich im Gästezimmer etwas Seltsames sah. In der Mitte des Raumes befand sich eine Leiter. Ich hatte diese Leiter noch nie gesehen. Ich war sehr neugierig, also ging ich hoch. Die Leiter führte auf den Dachboden. Ich war noch nie hier gewesen
Der Dachboden war sehr groß und ziemlich dunkel, es gab nur ein kleines Fenster in der Ecke. Ich begann, auf das Fenster zuzugehen, aber ich stolperte über eine Kiste. Autsch, das tat weh!
Der Deckel der Kiste fiel zu Boden. Im Inneren war… was war es? Es sah aus wie ein Kleid.

Ich sah genau hin: Es war ein Katzenkostüm. Es sah sehr alt aus. Es hatte spitze Ohren, einen langen Schwanz, Schnurrhaare… eine echte Katze!
Das ist perfekt für den Karneval! dachte ich enthusiastisch. Frauchen wollte sich am Samstag den Karnevalsumzug in der Stadt ansehen.

Plötzlich fing das Kostüm an, sich von alleine zu bewegen und… nach ein paar Sekunden hatte ich es an. Ich trug das Kostüm! Wie war das möglich? Erschrocken rannte ich weg. Was war geschehen? Ich fühlte mich komisch.
Ich rannte runter zu Cody und Frauchen. Hilfe!
Cody sprang auf und fing an zu bellen. Padroncina sagte: »Eine Katze! Wo kommst du denn her?
Könnt ihr denn nicht sehen, dass es ein Kostüm ist? Helft mir, es auszuziehen! bellte ich.

Aber meine Stimme war nicht mehr meine Stimme. Ich miaute. Meow!

Capitolo 2

KIRA

Perché non vedevano che indossavo un costume? E cosa era successo alla mia voce? 
Spaventata, sono corsa in camera da letto e mi sono guardata allo specchio. Di fronte a me non c’era il mio riflesso. Non vedevo un cane che indossava un costume da gatto. No, davanti a me c’era un gatto in carne e ossa, un bel micio tigrato con le orecchie a punta e i baffi. Ero senza parole. Deve essere un incubo…

Non sapevo che cosa fare. Sono tornata lentamente in salotto. Forse si accorgono che non sono un vero gatto, forse Cody sente il mio odore…
Padroncina è venuta da me con un sorriso. «Sei sicuramente il nuovo gatto del vicino» mi ha detto. «Sei entrato dalla finestra del bagno, vero? Ho dimenticato di chiuderla.»
Guardami bene, Padroncina, non vedi che sono io, la tua Kira? 
Me lei non mi vedeva. Lei vedeva solo un gatto. Anche Cody non mi riconosceva. Mi guardava diffidente.
«Hai fame, piccolo? Vieni con me, ho qui dei croccantini per cani.» 
Padroncina è andata in cucina e ha messo dei croccantini in una piccola ciotola.
«Micino, hai fame? Ho qui da mangiare! Vieni!»
Ma io non la ascoltavo. Pensavo invece a che cosa fare. Devo trovare una soluzione il più in fretta possibile.
«Micio micio micio! Vieni qui!»
Ma cosa posso fare? Chi può aiutarmi?
«Micio, vieni!»
Padroncina, smettila di chiamarmi, devo riflettere!
Un momento! Io andavo sempre da Padroncina quando mi chiamava! Ero un cane ubbidiente, io! Che cosa mi stava succedendo? E poi ho capito: non solo avevo l’aspetto di un gatto, ma mi stavo anche comportando come un gatto! Oh no! Il problema era davvero serio. 

Poi mi è venuta un’idea. Probabilmente lui era l’unica persona che poteva aiutarmi. Mi sono sdraiata per terra e ho iniziato a miagolare a gran voce, rotolando a destra e a sinistra.
«Che succede, micino? Stai male?» ha chiesto Padroncina preoccupata. «Devo avvisare subito il tuo padrone!»
Ma io ho iniziato a miagolare più forte. Lei allora ha cambiato idea: ha preso le chiavi della macchina e mi ha portato velocemente dal veterinario. 

ÜBERSETZUNG

KIRA

Warum konnten sie nicht sehen, dass ich ein Kostüm trug? Und was war mit meiner Stimme passiert?
Erschrocken lief ich ins Schlafzimmer und betrachtete mich im Spiegel. Vor mir war kein Spiegelbild von mir. Ich sah keinen Hund, der ein Katzenkostüm trug. Nein, vor mir stand eine echte, lebende Katze, ein wunderschönes Tigerkätzchen mit spitzen Ohren und Schnurrhaaren. Ich war sprachlos. Das muss ein Alptraum sein…

Ich wusste nicht, was ich tun sollte. Ich ging langsam zurück ins Wohnzimmer. Vielleicht können sie sehen, dass ich keine echte Katze bin, vielleicht kann Cody mich riechen…
Frauchen kam mit einem Lächeln zu mir herüber. »Du musst die neue Katze der Nachbarn sein«, sagte sie. »Du bist durch das Badezimmerfenster reingekommen, oder? Ich habe vergessen, sie zu schließen.«
Schau mich gut an, Frauchen, kannst du nicht sehen, dass ich es bin, deine Kira?
Aber sie sah mich nicht. Sie sah nur eine Katze. Cody erkannte mich auch nicht. Er sah mich misstrauisch an.
»Bist du hungrig, Kleiner? Komm mit mir, ich habe hier etwas Hundefutter.« 
Frauchen ging in die Küche und gab etwas Trockenfutter in eine kleine Schüssel.
»Mietzi, hast du Hunger? Ich habe hier etwas zu essen! Komm her!«
Aber ich hörte nicht auf sie. Ich dachte stattdessen darüber nach, was zu tun war. Ich muss so schnell wie möglich eine Lösung finden.
»Miezi, miezi, miezi! Komm her!«
Aber was kann ich tun? Wer kann mir helfen?
»Miezi, komm her!«
Frauchen, hör auf, mich anzurufen, ich muss nachdenken!
Einen Moment! Ich ging immer zu Frauchen, wenn sie mich rief! Ich war ein gehorsamer Hund, ich! Was war mit mir los? Und dann hab’s verstanden: Ich sah nicht nur aus wie eine Katze, sondern ich verhielt mich auch wie eine! Oh nein! Das Problem war wirklich ernst.

Dann kam mir eine Idee. Er war wahrscheinlich die einzige Person, die mir helfen konnte. Ich legte mich auf den Boden und fing an, laut zu miauen und mich nach links und rechts zu drehen.
»Was ist los, Miezi? Geht’s dir nicht gut?«, fragte Frauchen besorgt. »Ich muss deinen Herrchen sofort warnen!«
Aber ich begann lauter zu miauen. Dann änderte sie ihre Meinung: Sie schnappte sich die Autoschlüssel und brachte mich schnell zum Tierarzt.

Capitolo 3

KIRA

L’idea di andare dal veterinario proprio non mi piaceva, ma probabilmente lui era l’unica persona che poteva aiutarmi. Almeno, lo speravo. Padroncina è entrata di corsa e ha spiegato la situazione alla ragazza dell’accoglienza, poi abbiamo aspettato nella sala d’aspetto. «Hey bellezza» ha detto una voce. Di fianco a me c’era un grosso gatto rosso dentro un trasportino. Era sulle ginocchia di una ragazza con i capelli viola. «Dici a me?» gli ho chiesto. Il gatto mi ha sorriso. «Certo che dico a te, bellezza. Che ne dici di fare due passi insieme stasera? Io e te, al chiaro di luna…» Oddio! Un gatto stava flirtando con me! «Mi dispiace, io non…» In quel momento la ragazza mi ha accarezzato. «Che bel gattino!» «Grazie» ha risposto Padroncina, «ma non è mio, penso che sia del mio vicino. È entrato in casa e all’improvviso si è sentito male.» «Povero micino.» «Non ti ho mai vista, ti sei appena trasferita?» ha chiesto Padroncina. Il paese è piccolo e lei conosce praticamente tutti. «No, non abito qui, abito a Roma. Sono venuta a trovare un’amica. Ma stamattina Romeo non ha mangiato e mi sono preoccupata, lui mangia sempre. Mi sembra caldo, forse ha la febbre.» «Signorina Albachiara!» ha chiamato una veterinaria. «Devo andare. Mi ha fatto piacere conoscerti!» «Anche a me, ciao!» Uff, meno male… Non mi piacevano i gatti, neanche adesso. Dopo cinque minuti era il nostro turno. Il veterinario mi ha visitato, mi ha provato la febbre, mi ha guardato i denti, le orecchie e gli occhi… Niente. Per lui ero un semplice gatto in ottima salute. Mentre tornavamo a casa, immaginavo già la mia futura vita da gatto di strada, lontana da Padroncina e da Cody. Non potevo certo restare da loro in forma di gatto… Ma che cosa avrebbe fatto Padroncina? Avrebbe preso un altro cane? Quel pensiero mi faceva star male. Disperata, ho iniziato a piangere.

ÜBERSETZUNG

KIRA

Ich mochte die Idee, zum Tierarzt zu gehen, wirklich nicht, aber er war wahrscheinlich die einzige Person, die mir helfen konnte. Zumindest hoffte ich das.
Frauchen eilte herein und erklärte dem Empfangsmädchen die Situation, dann warteten wir im Wartezimmer.
»Hey, Schönheit« sagte eine Stimme.
Neben mir war ein großer roter Kater in einer Transportbox. Er war auf dem Schoß einer jungen Frau mit violetten Haaren.
»Redest du mit mir?« fragte ich ihn.
Der Kater lächelte mich an. »Natürlich rede ich mit dir, meine Schönheit. Wie wäre es, wenn wir heute Abend zusammen einen Spaziergang machen? Du und ich, im Mondlicht…«
Oje! Eine Katze flirtete mit mir! »Es tut mir leid, ich…«
In diesem Moment streichelte mich die junge Frau. »Was für ein süßes Kätzchen!« 
»Danke«, antwortete Frauchen, »aber es ist nicht meins, ich glaube, es gehört meinem Nachbarn. Er kam ins Haus und ihm wurde plötzlich schlecht.«
»Armes Kätzchen.«
»Ich habe dich noch nie gesehen, bist du gerade erst eingezogen?« fragte Padroncina. Der Dorf ist klein und sie kennt praktisch jeden.
»Nein, ich wohne nicht hier, ich lebe in Rom. Ich bin gekommen, um eine Freundin zu besuchen. Aber heute Morgen hat Romeo nicht gefressen und ich habe mir Sorgen gemacht, er frisst immer. Er scheint heiß zu sein, vielleicht hat er Fieber.”
»Fräulein Albachiara!« rief eine Tierärtzin.
»Ich muss gehen. Es war schön, dich kennenzulernen!«
»Für mich auch, tschüss!«
Puh, Gott sei Dank… Ich mochte keine Katzen, auch jetzt nicht. Nach fünf Minuten waren wir an der Reihe. Der Tierarzt untersuchte mich, testete mein Fieber, sah sich meine Zähne, Ohren und Augen an… Nichts. Für ihn war ich eine einfache, gesunde Katze.

Als wir nach Hause fuhren, stellte ich mir schon mein zukünftiges Leben als Straßenkatze vor, weit weg von Frauchen und Cody. Ich konnte nicht in Katzengestalt bei ihnen bleiben… Aber was würde Frauchen tun? Würde sie einen anderen Hund holen? Bei dem Gedanken fühlte ich mich schlecht.

Verzweifelt begann ich zu weinen.

Capitolo 4

CODY

Ho sentito il rumore della macchina e sono andato alla porta. C’era una cosa importante che dovevo dire a Padroncina. Era successa una cosa terribile. Padroncina, Kira è scomparsa! ho abbaiato. Lei aveva con sé quello strano gatto e l’ha appoggiato sul pavimento. Poi ha notato che Kira non era venuta alla porta a salutarla. Preoccupata, ha iniziato a chiamarla, ma Kira non arrivava. 

Il gatto ha iniziato a miagolare disperatamente. Ma che cosa voleva quel gatto? Era proprio strano. Ma adesso non era importante. Avevo già cercato Kira dappertutto mentre Padroncina era via, per questo l‘ho portata di sopra, in soffitta, dove l’odore di Kira era più forte. L’ho portata dove c’era una grossa scatola vuota. Lì finiva l’odore di Kira. Padroncina si è guardata un po‘ in giro e poi ha notato qualcosa nella scatola. Una lettera. Sembrava molto vecchia. 

Padroncina l’ha letta ad alta voce: 

28 gennaio 1891

Cara Anna,

ti mando il costume con l’incantesimo che mi hai chiesto. Ricorda di non indossarlo troppo a lungo, altrimenti comincerai a credere di essere davvero un gatto. L’acqua annulla l’incantesimo, quindi fai un bagno quando vuoi toglierlo. Non usarlo se piove.
Usalo con prudenza.

La tua amica Amelia 

Padroncina ha fissato la lettera per un minuto buono, poi è tornata giù di corsa. Evidentemente Kira aveva trovato quel costume, l’aveva indossato e… si era trasformata in un gatto? Quello strano gatto quindi… era Kira? Era incredibile, ma questo spiegava perché quel gatto era in casa nostra. Per fortuna, la lettera diceva anche come annullare l’incantesimo. Bastava un bagno. Il pensiero mi faceva ridere, Kira odiava fare il bagno…

Ma il mio sorriso è svanito in fretta. Il gatto non era più in casa. Le nostre ricerche si sono concluse davanti alla finestra aperta del bagno.

ÜBERSETZUNG

CODY

Ich hörte das Geräusch des Autos und ging zur Tür. Es gab etwas Wichtiges, das ich Frauchen sagen musste. Etwas Schreckliches war geschehen. Frauchen, Kira ist verschwunden! bellte ich. Sie hatte diese komische Katze bei sich und legte sie auf den Boden. Dann bemerkte sie, dass Kira nicht zur Tür gekommen war, um sie zu begrüßen. Besorgt begann sie, sie zu rufen, aber Kira kam nicht.

Die Katze begann verzweifelt zu miauen. Was wollte die Katze? Sie war echt komisch. Aber das spielte jetzt keine Rolle. Ich hatte schon überall nach Kira gesucht, während Frauchen weg war, also brachte ich sie nach oben auf den Dachboden, wo Kiras Geruch am stärksten war. Ich brachte sie dorthin, wo eine große leere Kiste stand. An dieser Stelle endete Kiras Geruch. Frauchen schaute sich ein wenig um und bemerkte dann etwas in der Kiste. Ein Brief. Er sah sehr alt aus.

Frauchen las ihn laut vor:

Januar 28, 1891

Liebe Anna,

Ich schicke dir das Kostüm mit dem Zauberspruch, um den du gebeten hast. Denke daran, es nicht zu lange zu tragen, sonst wirst du anfangen zu glauben, dass du wirklich eine Katze bist. Wasser hebt den Zauber auf, also nimm ein Bad, wenn du ihn ablegen wollen. Benutze es nicht, wenn es regnet.
Verwende es mit Vorsicht.

Deine Freundin Amelia

Frauchen starrte den Brief eine gute Minute lang an, dann eilte sie wieder nach unten. Offensichtlich hatte Kira das Kostüm gefunden, es angezogen und… sich in eine Katze verwandelt? Diese komische Katze war dann… Kira? Es war unglaublich, aber es erklärte, warum diese Katze in unserem Haus war. Zum Glück stand in dem Brief auch, wie man den Zauber umkehren kann. Es reichte ein Bad. Ich fand den Gedanken lustig, Kira hasste es zu baden…

Aber mein Lächeln verblasste schnell. Die Katze war nicht mehr im Haus. Unsere Suche endete vor dem offenen Badezimmerfenster.

Capitolo 5

KIRA

Il sole stava tramontando e non sapevo dove andare. Faceva freddo e non ero abituata a dormire fuori. Sono saltata sul muretto di un ponte di pietra e mi sono seduta. Sotto di me c’era un fiume.

Romeo, il gatto rosso che avevo incontrato dal veterinario, si è avvicinato e si è seduto di fianco a me.
«Lasciami in pace.» Non avevo proprio voglia di parlare.
«Questo caratteraccio non si addice a una bella gattina come te.»
Di fianco a me, sentivo che Romeo era molto caldo. Cosa aveva detto quella ragazza? Che forse Romeo aveva la febbre?
«Non sono una gattina» ho detto arrabbiata.
Lui è scoppiato a ridere. «E che cosa sei allora? Una tigre?»
«Sono un cane! Un CANE! Sono intrappolata in un MALEDETTO COSTUME!»

In quel momento un cane ha abbaiato proprio dietro di noi. Mi ha un po’ spaventata, anche se io non avevo certo paura di un cane… Per fortuna, lui e la sua padrona sono andati via subito.

Mi sono girata verso Romeo, ma lui… non c’era più! Dov’era andato? Ho guardato giù ed eccolo lì, nel fiume. Ma la corrente era molto forte e sembrava in difficoltà.

Mi sono buttata nel fiume senza pensarci due volte. L’acqua era gelida. Ho cercato Romeo. Non sapevo come salvarlo, visto che ero un gatto e lui era più grosso di me, ma dovevo provarci. Poi, finalmente l’ho visto. L‘ho raggiunto e l’ho afferrato dietro al collo. La riva era troppo ripida, così ho nuotato con tutte le mie forze verso un grosso sasso.

Con fatica sono salita e poi ho tirato su anche Romeo, che aveva gli occhi chiusi e non si muoveva. Ero molto preoccupata per lui e ho iniziato a chiamare aiuto.

Ero così agitata e preoccupata che non mi sono accorta che stavo abbaiando e non miagolando. Ho chiamato aiuto per dieci lunghi minuti.

Ma alla fine qualcuno è arrivato. Padroncina e Cody ci hanno salvato.

ÜBERSETZUNG

KIRA 

Die Sonne ging gerade unter und ich wusste nicht, wohin ich gehen sollte. Es war kalt und ich war es nicht gewohnt, draußen zu schlafen. Ich sprang auf die Mauer einer Steinbrücke und setzte mich hin. Unterhalb von mir war ein Fluss.

»Hey Schönheit!«
Romeo, der rote Kater, den ich beim Tierarzt kennengelernt hatte, kam zu mir und setzte sich neben mich.
»Lass mich in Ruhe.« Ich hatte wirklich keine Lust zu reden.
»Diese Kratzbürstigkeit (wört. schlechter Charakter) passt nicht zu einem hübschen Kätzchen wie dir.«
Neben mir konnte ich spüren, dass Romeo sehr heiß war. Was hat die Frau gesagt? Dass Romeo vielleicht Fieber hatte?
»Ich bin kein Kätzchen«, sagte ich wütend.
Er brach in Gelächter aus. »Was bist du denn? Ein Tiger?«
»Ich bin ein Hund! EIN HUND! Ich bin in einem VERFLUCHTEN KOSTÜM gefangen!«

In diesem Moment bellte ein Hund direkt hinter uns. Das hat mich ein bisschen erschreckt, obwohl ich sicher keine Angst vor einem Hund hatte… Zum Glück sind er und sein Besitzer schnell wieder weggegangen.

Ich drehte mich zu Romeo um, aber er… war weg! Wo war er hin? Ich schaute nach unten und da war er, im Fluss. Aber die Strömung war sehr stark und er schien in Schwierigkeiten zu sein.

Ich sprang ohne zu überlegen in den Fluss. Das Wasser war eiskalt. Ich suchte nach Romeo. Ich wusste nicht, wie ich ihn retten sollte, da ich eine Katze war und er war größer als ich, aber ich musste es versuchen. Dann sah ich ihn endlich. Ich streckte die Hand aus und packte ihn im Nacken. Das Ufer war zu steil, also schwamm ich mit aller Kraft zu einem großen Felsen.

Mühsam kletterte ich hoch und zog dann auch Romeo hoch, der seine Augen geschlossen hatte und sich nicht bewegte. Ich war sehr besorgt um ihn und begann, um Hilfe zu rufen.

Ich war so aufgeregt und besorgt, dass ich nicht merkte, dass ich bellte und nicht miaute. Ich rief zehn lange Minuten lang um Hilfe.

Aber schließlich kam jemand. Frauchen und Cody retteten uns.

Epilogo

CODY

Padroncina ed io stavamo cercando Kira, quando abbiamo sentito abbaiare in lontananza. Ho riconosciuto subito la voce di Kira. L‘abbiamo trovata su un grande sasso in mezzo al fiume insieme ad un gatto che non si muoveva. Era bagnata fradicia ed era di nuovo lei, la Kira che conoscevo. Siamo corsi al fiume e li abbiamo aiutati a uscire. Il gatto, per fortuna, non era morto, ma era svenuto. Li abbiamo portati subito dal veterinario. Kira stava bene, aveva solo bisogno di scaldarsi un po’. Il gatto invece non stava benissimo. Aveva la febbre alta. 

La padrona del gatto è arrivata di corsa e non smetteva di ringraziare Kira e Padroncina per aver salvato il suo Romeo. Ha raccontato che Romeo aveva una grande paura dei cani, «ma forse, ora che è stato salvato proprio da un cane, avrà meno paura!» ha detto felice. Quando si è svegliato, Romeo ha fissato a lungo Kira. Poi ha miagolato qualcosa, forse per ringraziare. Kira, come risposta, gli ha leccato un orecchio. 

Siamo tornati a casa e quella sera Padroncina, Kira ed io ci siamo fatti tante coccole sul divano. Kira era felice e molto stanca e si è addormentata quasi subito tra le braccia di Padroncina. Sabato non siamo andati a vedere la sfilata di Carnevale in città. Padroncina ha preferito trascorrere una giornata tranquilla insieme a noi. Né Kira, né Padroncina, né io avevamo voglia di indossare un costume. 

Kira mi ha raccontato tutto quello che era successo: di quando aveva trovato il costume, che ora probabilmente si trovava da qualche parte sul fondo del fiume, del corteggiamento di quel gatto (a quel punto ho riso davvero molto) fino ad una dettagliata descrizione del salvataggio. Kira era convinta di essere tornata un cane grazie al suo gesto eroico, come gli eroi delle fiabe che spezzano l’incantesimo della regina cattiva grazie all’amore, all’altruismo e cose simili. Kira era così orgogliosa che non ho voluto raccontarle la verità. Ma che importanza aveva? Per me lei era una vera eroina.

P.S. Chi era la donna della lettera? Era forse una bis-bisnonna di Padroncina? E aveva una strega per amica? E perché mai aveva voluto avere quel costume? Forse lei amava così tanto i gatti che qualche volta voleva vivere come loro. Oppure era una supereroina che si trasformava in un gatto, come Catwoman. Chissà!

ÜBERSETZUNG

CODY 

Frauchen und ich waren auf der Suche nach Kira, als wir in der Ferne ein Bellen hörten. Ich erkannte sofort Kiras Stimme. Wir fanden sie auf einem großen Stein in der Mitte des Flusses zusammen mit einem Kater, der sich nicht bewegte. Sie war klatschnass und es war wieder sie, die Kira, die ich kannte. Wir sind zum Fluss gelaufen und haben ihnen geholfen. Der Kater war zum Glück nicht tot, aber er war bewusstlos. Wir haben sie sofort zum Tierarzt gebracht. Kira ging es gut, sie musste sich nur ein wenig aufwärmen. Dem Kater hingegen ging es nicht so gut. Er hatte hohes Fieber.

Die Besitzerin des Katers kam angerannt und konnte nicht aufhören, sich bei Kira und Frauchen für die Rettung ihres Romeo zu bedanken. Sie erzählte, dass Romeo große Angst vor Hunden hatte, »aber vielleicht wird er jetzt, wo er ausgerechnet von einem Hund gerettet wurde, weniger Angst haben!«, sagte sie glücklich. Als er aufwachte, starrte Romeo Kira lange Zeit an. Dann miaute er etwas, vielleicht zum Dank. Kira leckte ihm daraufhin das Ohr ab.

Wir kamen nach Hause und an diesem Abend haben Frauchen, Kira und ich viel auf der Couch gekuschelt. Kira war glücklich und sehr müde und schlief fast sofort in den Armen von Frauchen ein. Wir haben den Karnevalsumzug in der Stadt am Samstag nicht besucht. Frauchen zog es vor, einen ruhigen Tag mit uns zu verbringen. Weder Kira, noch Frauchen, noch ich hatten Lust, ein Kostüm zu tragen.

Kira erzählte mir alles, was passiert war: vom Fund des Kostüms, das nun wahrscheinlich irgendwo auf dem Grund des Flusses lag, vom Flirten des Katers (an diesem Punkt musste ich wirklich lachen) bis hin zu einer detaillierten Beschreibung der Rettung. Kira war überzeugt, dass sie dank ihrer Heldentat wieder ein Hund geworden war, wie die Helden im Märchen, die dank Liebe, Selbstlosigkeit und dergleichen den Bann der bösen Königin brechen. Kira war so stolz, dass ich ihr nicht die Wahrheit sagen wollte. Aber was spielte das für eine Rolle? Für mich war sie eine wahre Heldin.

P.S.: Wer war die Frau in dem Brief? War sie eine Ur-Ur-Großmutter von Frauchen? Und hatte sie eine Hexe als Freundin? Und warum hatte sie dieses Kostüm überhaupt haben wollen? Vielleicht liebte sie Katzen so sehr, dass sie manchmal wie sie leben wollte. Oder vielleicht war sie eine Superheldin, die sich in eine Katze verwandelte, wie Catwoman. Wer weiß!

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Ein Gedanke zu "Gatto per un giorno (A2)"

  1. Ghirmai Luul sagt:

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